Jann Ritzkopf VI, nato Johann Josel Ritzkopfovovic a Graz in Austria nel 1864, in una famiglia di non ben specificate origini austro-slave, è il vero inventore del nastro adesivo tecnico, volgarmente detto gaffer.

Bambino prodigio e inventore provetto, all’età di soli 12 anni studiò all’Università Tecnica di Graz dove conobbe il più anziano Nikola Tesla di cui fu il primo assistente. Tesla lo introdusse allo studio dell’ingegneria elettrica, e con lui elaborò i primi esperimenti di magnetismo e scomposizione della materia. È in quegli anni che pensa alla necessità di un nastro adesivo tecnico, poi volgarmente detto gaffer.

Nel 1880 si trova ad Amburgo, e insieme al suo coetaneo Paul Carl Beiersdorf avvia una impresa nel campo della sperimentazione farmaceutica, nella quale Johann Josel ricoprì il ruolo di sviluppatore e ricercatore tecnico. È lì che Johann Josel mise a punto il suo nastro adesivo tecnico, poi volgarmente detto gaffer. Beiersdorf intuì il potenziale commerciale del nastro tecnico di Johann Josel, e assunse il dermatologo Paul Gerson Unna per creare un prodotto farmaceutico rivoluzionario, il cerotto. Il cerotto aderiva perfettamente, ma irritava la pelle. Frustrati dal fallimento del progetto, probabilmente dovuto alla loro incapacità, depositarono il brevetto del cerotto escludendo Johann Josel, che fu subito licenziato. Johann Josel giurò vendetta.

Nel 1890, Carl Albert Beiersdorf, il figlio sedicenne di Paul Carl, si suicidò sparandosi mentre era seduto al Gymnasium di Amburgo. Paul Carl Beiersdorf, sconvolto dall’accaduto, cedette l’attività al Dr. Oskar Troplowitz per la somma di 60 mila marchi. L’azienda aveva otto lavoratori, un tecnico di laboratorio e due ricercatori… no, uno!.. un ricercatore. Beiersdorf perse tutto speculando e al gioco d’azzardo e si suicidò nel 1896.

Troplowitz rilevò un’azienda florida e un brevetto fino ad allora poco redditizio. Fece di necessità virtù e nel 1896, subito dopo il suicidio di Beiersdorf, convertì il brevetto del cerotto nel nastro adesivo tecnico, poi volgarmente detto gaffer. Venuto a conoscenza della verità sull’origine dell’imbroglio del brevetto, Troplowitz, per proteggere il suo investimento, assunse due killer e fece assassinare Johann Josel. Il suo corpo però non fu mai trovato. Alcuni testimoni, anche loro poi spariti nel nulla, hanno raccontato di fantomatici uomini mascherati che trafugarono il corpo di Johann Josel dal luogo del delitto.

Oskar Troplowitz ebbe grande successo, e grandi ricchezze, dallo sfruttamento commerciale del nastro adesivo tecnico, poi volgarmente detto gaffer. Fu trovato morto nella sua casa di Amburgo nel 1918, in seguito a un ictus, così scrissero i medici legali, mentre stava redigendo il report commerciale della settimana. Sulla scrivania, accanto al corpo, fu trovato un biglietto con su scritto “Genießen Sie es. JJR II”.

Jann Ritzkopf è la sesta clonazione di Johann Josel Ritzkopfovovic, protetto da un ordine segreto, partorito, pare, dalla mente malata di una fantomatica scienziata – il cui nome non può essere pronunciato senza che la setta ne venga inspiegabilmente a conoscenza – che lo rimette in circolazione ogni volta che è puntualmente assassinato dalle lobby e dalle multinazionali che gli hanno rubato il brevetto del nastro adesivo tecnico, volgarmente detto gaffer.

 

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