Luis Canemorto nasce in Antartide da una relazione extraconiugale tra due ricercatori di non chiara nazionalità.  Nessuno sa l’origine del suo nome, c’é chi narra di un lava cessi italiano che gli vide mangiare un cane trovato morto congelato (cane morto = dead dog). Di fatto nessuno sa il suo nome reale, non essendo stato mai registrato all’anagrafe di alcun paese. Canemorto é apolide.

Passa i suoi primi anni praticamente da solo al polo sud dove gli unici compagni di giochi erano i pinguini. All’età di 6 anni viene abbandonato dai genitori e quindi spedito in un orfanotrofio a Nuuk in Groenlandia che nel frattempo avvia le pratiche per rilasciargli dei documenti e dargli la possibilitá di essere adottato, ma il piccolo scappa e si incammina verso nord. Dopo circa due mesi di gelo incontra una comunitá inuit che lo accoglie.

Canemorto impara l’arte della caccia, della pesca e del Vaskas, un tamburo rituale suonato solamente da pochissimi eletti. A 18 anni decide di lasciare la Groenlandia, ma sprovvisto di documenti, si intrufola clandestinamente in una nave merci diretta alle Isole Fær Öer, come bagaglio un paio di calze un paio di mutande e il suo ormai inseparabile Vaskas.

A Tórshavn conosce Sven, un pastore, che lo introduce nel mondo delle pecore. Per circa 10 anni Canemorto vive sugli altipiani insieme al pastore e alle sue amate pecore. Ma un giorno si rompe la pelle del suo Vaskas e Canemorto pensa bene di sostituirla con una pelle di uno degli animali di Sven, cosí uccide l’ovino con grande sgomento del pastore.

A questo punto non c’era piú posto nell’isola per Canemorto, per cui decide di andare via, stavolta in un paese caldo. Tramite Gogo, un trans moldavo amico di Sven che viveva a Vágur, ottiene un passaporto samoano e col nome di “Canemorto Slættaratindur” finalmente lascia le isole alla volta dell’Europa. Per Canemorto il Belgio é un paese caldo, ma scopre che il sud della Francia é ancora più caldo, e che l’Italia é ancora più calda, e che l’Africa é ancora più calda.

Il suo errare finisce a Mbabane in Swaziland e nel suo lungo viaggio durato 2 anni Canemorto ha già imparato 7 lingue, ha cambiato la pelle di pecora con quella di gnu e ha sviluppato una tecnica musicale eccellente.

A Mbabane trova l’amore, Zukina, una ragazza bantú. É qui che Canemorto comincia a esibirsi col suo Vaskas, prima in giro per il paese, poi in tutta l’Africa. Il Vaskas é sempre stata solo una passione, ma presto si trasforma in un vero e proprio lavoro. Ad Al-Ubayyid, nel più famoso festival del Sudan, incontra G.C. Wells, un tipo un pò strano, che lo nota e gli propone di seguirlo in America promettendo un contratto discografico. Così alla fine del tour africano, Canemorto e Zukina prendono un aereo e raggiungono Eureka in California.

L’incontro con G.C. Wells non è positivo. Il cantante non ricorda dell’incontro, per di più, afferma di non essere mai stato in Africa. Canemorto, non essendo di certo un lord inglese, come risposta, colpisce G.C. Wells col suo Vaskas rompendogli naso e arcata sopraccigliare. Nel tragitto per l’ospedale, l’ambulanza ha un incidente e G.C. Wells entra in coma e ci rimane per 10 mesi.

Al suo risveglio trova Luis Canemorto, intanto trasferitosi nella casa del cantante ad Eureka, che si scusa per l’accaduto, ma G.C. Wells non ricorda nulla, così nasce una nuova amicizia e i due decidono di creare un nuovo progetto musicale.

 

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